L’America è un Paese strano, che amo per il suo pragmatismo anglosassone lontano anni luce dal “ragionamentismo” italico. Che ammiro per le avanguardie culturali che ne caratterizzano tanti settori, che non capisco per l’incapacità di sopprimere quegli atteggiamenti arroganti che la rendono insopportabile a tanta parte del mondo. Francamente mi stupisce che le rivelazioni sull’attività di spionaggio internazionale, messa in atto da agenzie govenative a carico di “Paesi amici” non abbia creato una sollevazione popolare fra gli americani. Ma tant’è, prendiamoli come sono, nel bene e nel male, ed eventualmente tuteliamoci, anche induviduando delle alternative ai loro servizi informatici.
La domanda è: possiamo fidarci di Windows, OSX, Linux? Di Google, Yahoo, Facebook, Twitter, WhatsApp ecc. ?
Sicuramentre sì, diranno alcuni; l’irremovibilità di Tim Cook rispetto alle pressioni di NSA lo dimostra. Sicuramente no, diranno altri (e fra questi mettiamo il governo cinese che per avere un SO pulito ha messo i propri programmatori a spulciare tutto il codice del kernel linux).
Sicuramente forse, diciamo noi, animati dal sano scetticismo ben rappresentato dal motto per cui fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.
In questa prospettiva, in cui si accettano e si utilizzano i sevizi made in USA (nell’era di Andriod è impossibile rinunciare a Google) ma, cum grano salis, è lecito cercarsi delle alternative “più sicure” da utilizzarsi alla bisogna.
Mesi fa, quando ancora si manifestava in rete il pensiero visionario di Uriel Fanelli, era possibile avere consigli a riguardo ed in particolare quello di crearsi un account di posta in Paesi “non amici” degli USA. Uriel consigliava vari Paesi sud americani e la Russia. Rifacendomi a questi consigli, ho provato a verificare l’utilizzabilità dei servizi offerti da quest’ultimo Paese, consapevole che il normale utilizzo dell’alfabeto cirillico sarebbe stato in molti casi di ostacolo.
Le ricerche mi hanno condotto ad una piacevole sorpresa che si riassume nel nome YANDEX.
In Russia vi sono due grandi fornitori di servizi: Yandex e Mail.ru. Allo stato attuale, solo Yandex dispone di interfaccia tradotta in inglese (è probabile che anche mail.ru lo sarà in tempi non troppo remoti) ed è quindi utilizzabile senza troppe difficoltà.
Parlavo di Yandex come di una “piacevole sorpresa” perchè la qualità dei servizi offerti è veramente completa. In alcuni casi (posta, cloud storage) l’interfaccia è sicuramente più pulità e lineare di quelle rivali e potrebbe essere presa ad esempio anche a Mountain View.
Basta andare sul sito www.yandex.com e registrarsi con pochi semplici passaggi. Quando avremo il nostro account potremo utilizzare tutti i servizi messi a disposizione.
Fra questi ci piace sottolineare Yandex-disk per l’utilizzo dello spazio on line messo a disposizione per i nostri file.
Installando il programma per pc o l’app per smartphone avremo una perfetta integrazione WebDAV, (set di istruzioni del protocollo HTTP, che permettono all’utente di gestire in modo collaborativo dei file su un server remoto). Come con Dropbox, Microsoft-one, o Google drive, avremo la nostra cartella locale il cui contenuto sarà automaticamente sincronizzato su tutti i device e sul cloud.
Nella barra degli strumenti avremo una nuova iconcina per l’accesso rapido ai nostri file che ci permette anche di prendere degli screenshot e di editarli comodamente aggiuggendo testi, frecce e forme.
Yandex offre molti altri servizi: per la gestione di foto e video, per la creazione di cartelle condivise, per l’interfacciamento automatico con i social network; mette a disposizione un proprio browser basato su Chrome ed anche il motore di ricerca sembra funzionare piuttosto bene.
Per i maniaci della sicurezza è possibile utilizzare un sistema di two-factor authentication del tutto simile a quello utilizzato dalle banche (e volendo anche da Google). Un’app sul telefonino, interfacciata con il nostro account yandex, ci richiede il pincode e genera una password temporanea da usare per l’accesso.